Da più di quindici anni documento fotograficamente le attività dell’associazione Cremonese Il Laboratorio APS.
«Il Laboratorio di Danza è nato nel 1999. […] La finalità principale era ed è tuttora quella di promuovere uno spazio di aggregazione e socializzazione per ragazze/i nella fascia di età della preadolescenza e adolescenza, favorendo lo scambio e il confronto tra esperienze diverse e storie socio-culturali eterogenee. Attraverso lo strumento espressivo e artistico della danza, bambini, ragazzi e adulti hanno la possibilità di sperimentare forme di comunicazione corporea complementari al canale verbale. Il Laboratorio si fonda sull’apertura e sull’accoglienza delle diversità etniche, culturali e delle diverse forme di agio e disagio, attraverso lo studio di differenti tecniche di danza.»
Per i vent’anni di attività de Il Laboratorio è stato pubblicato un volume alla cui realizzazione ho potuto partecipare fornendo molte delle immagini in esso contenute e un breve scritto.
PALADINI, C. (2019) Babau – Immagini, racconti, riflessioni su un progetto di danza per la coesione sociale. 1 .ed. Matti da Rilegare, Cremona.
Le note introduttive, scritte dalla ricercatrice Cristiana Paladini, autrice del volume, recitano:
«Queste pagine nascono dal desiderio di raccontare il percorso de Il Laboratorio di Danza di Cremona, nel suo diventare negli anni, per il quartiere Po, non solo spazio di espressività per le nuove generazioni, ma anche presidio educativo, luogo di incontro di generi artistici e di diversità, fino all’implementazione nel 2016, del progetto Babau – danza per la coesione sociale, finanziato dal bando Funder35 di Acri e Fondazione Cariplo. Le voci dei tanti che vivono questa realtà da più punti di vista, racconteranno il percorso e il rapporto costruito con la comunità. […]
L’approccio qualitativo della ricerca, attuato attraverso interviste in profondità, focus group ed analisi dei diari di lavoro delle insegnanti, ha permesso l’osservazione da parte dei ricercatori nel corso di un intero anno associativo e la raccolta di numeroso materiale. […]
La scelta maturata con l’associazione è stata quella di offrire al lettore, accanto ai risultati dell’indagine, presentati nel corso di una tavola rotonda organizzata a Cremona nel Maggio 20185, un testo narrativo; un viaggio nella piccola realtà del Lab e della sua comunità attraverso le parole degli intervistati ed alcune delle immagini che negli anni hanno accompagnato questa esperienza. […]
Le ultime pagine si chiudono con le parole di un fotografo, Paolo Cisi, in una riflessione che è una dedica di chi da anni osserva e racconta l’esperienza de Il Laboratorio attraverso le immagini. La scelta di concludere con le voci di chi guarda da prospettive e linguaggi diversi il progetto del Babau (la danza, la fotografia), così come la decisione di raccontare un’indagine sociologica attraverso gli intervistati, alternando parole e immagini, lasciando di sfondo il sostegno teorico, è in buona parte legata alle modalità stesse di lavoro raccolte in queste pagine.»